martedì 21 settembre 2010

!Hasta pronto, Bianca!

Da tempo sapevo che tra me e Bianca sarebbe finita. Era una relazione che non poteva durare: lei era piccola e graziosa, sempre delicata e candida, questo si, ma in un rapporto ognuno ha bisogno dei propri spazi. Certo, aveva due mensole robuste e accattivanti, ma non mi bastava. 
Lei, da qualche tempo a questa parte, l’aveva intuito.




Quando vidi sul pianerottolo quella stangona color ebano, così imponente e sensuale, non seppi resistere. Molto più alta di me (cosa non difficile), più snella di Bianca e con ben quattro mensole…Amore a prima vista. La accolsi subito, con qualche sforzo, ma ne valse la pena.

Bianca, dicevo, lo capì che in quel momento stava finendo la nostra convivenza. I suoi silenzi mi fecero capire che pensava io fossi un’opportunista. Le chiesi di essere paziente, di provare a mettersi nei miei panni e capire le mie esigenze. Silenzio. Non ci fu nulla da fare.

Quando cominciai ad accompagnarla fuori dalla camera, si vendicò, scagliandosi con le sue mensole sull’unghia del mio alluce destro.
Provai dolore, sentii un colpo che dal piede si estese fino a scuotere il mio cuore. Avrei voluto che sapesse come mi sentivo, che per me quello cha stava accadendo non era affatto facile. Avrei voluto dirle che il nostro non era un addio, ci saremmo rivisti. E poi, per lei c’era un futuro: sarebbe andata da qualcun altro, qualcuno che l’avrebbe trattata con più delicatezza, che l’avrebbe spolverata più di una volta a settimana.
In effetti, ammetto che la trascurai un po’. A lei dedicavo la Domenica mattina, perché avevo e continuo ad avere altre priorità. Ma lei era una di queste, lo giuro.

 E’ andata tra le braccia della Signora Perbene, la quale l’ha accolta con gioia, come è  solita fare con chiunque altro. Mi fido di lei.
Ora è tornata tra le ragazze e sono sicuro che si divertirà e starà bene: vedrà cose più interessanti, sarà decorata con boccette di profumi, libri commoventi e sdolcinati, qualcosa di più adatto alla sua personalità di truciolato, e non album musicali e libri che non l’avrebbero attratta. Conoscevo i suoi gusti. Era una sentimentale, lei.

Con Kabyra mi trovo bene. E’ bella, quando il sole la illumina. Spezza la monotonia cromatica della mia stanza e a suo modo non stona con tutto il resto. Taciturna anche lei, ma custode di tanta cultura, lo so per certo.

Quanto all'unghia del mio alluce, è diventata nera, ma non mi preoccupo: del resto le altre nove non sono razziste.




A presto, Bianca...

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