Durante il pomeriggio, Madrid ha continuato ad ospitare migliaia di indignados che, dopo lo sgombero e l'arresto di 18 manifestanti della scorsa notte, si sono ritrovati a Puerta del Sol per continuare la protesta e manifestare solidarietà nei confronti dei 18 detenuti accusati di "oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale", che rischiano tra i due e i quattro anni di reclusione.
Altre assemblee si sono verificate anche a Barcellona e Valencia.
La protesta ha cominciato a prendere corpo alle ore 17, di fronte alla statua di Carlo III, con sit-in e assemblee informative sparse anche negli altri barrios della capitale. Sono stati urlati cori a favore dei detenuti ("18 detenidos, ilibertad!"), letti frammenti del Manifesto definitivo del "#12-M#15-M" e commentati alcuni punti riguardanti economia e sanità pubblica.
Tra le 17 e le 18, è arrivata anche la polizia, schierata di fronte alla folla, a debita distanza. Nessun contatto, nessuno scontro tra le due parti. A separarle, il traffico quotidiano, anche se ridotto per via della gente che ha continuato ad aggiungersi al primo nucleo di manifestanti. La maggiore concentrazione si è avuta attorno alle ore 18, dopodichè si è visto un lento ma limitato scemare di partecipazione.
Dalle 19 sono cominciati dibattiti pubblici dove sono stati analizzati i vari aspetti del sistema capitalista in cui la società mondiale è inserita, le sue contraddizioni e la sua concreta insostenibilità a livello umano.
E mentre la Puerta del Sol è tornata a riempirsi (alle 22 ci sarà il secondo appuntamento ufficiale, dove ci si aspetta, ancora una volta, una massiccia partecipazione), attualmente, ore 20:30, si sta affrontando l'ultimo tema della giornata di dibattiti, ovvero il debito pubblico: le parole chiave sono "sistema perverso", "speculazione finanziaria".
Dai microfoni risuona una frase significativa: "Se il debito pubblico è illegittimo, noi non lo paghiamo: non paghiamo! Non paghiamo!
Continuano gli interventi e i dibattiti.
Aggiornamenti nelle prossime ore.
21:53: Scende la notte su Puerta del Sol. La piazza si sta riempiendo. Alle ore 22:00 è prevista l'assemblea generale del 15-M. "iSi se puede! iSi se puede! iSin miedo!"
22:14: Prove microfoni. La Polizia è presente, ma la situazione è pacifica.
La folla intona "Cumpleaños feliz" ("Tanti auguri"), in riferimento al primo, importante anniversario del Movimento 15-M. Viene anche reclamata la libertà per i 18 manifestanti detenuti.
"Mariano, Mariano, ino llegas a Verano!", "iEsta crisis no la pagamos!"
22:30: Gli organizzatori illustrano i punti del programma svolto oggi e ricordano gli appuntamenti di domani. Tra le varie intenzioni c'è anche quella di creare, domani sera, un collegamento in diretta con le altre città.
22.40: Il ritorno nelle piazze e nelle strade ha avuto un successo assoluto, da New York fino in Asia, con ovvia e massiccia partecipazione in tutta Europa, da Londra ad Amburgo, fino in Olanda e, chiaramente, in Spagna. Si parla di un centinaio di migliaia di manifestanti, sia a Barcellona che a Madrid. Anche a Roma, da oggi pomeriggio, gli "indignati" hanno deciso di riunirsi in Piazza San Giovanni.
Dai microfoni gli organizzatori denunciano i 18 arresti della scorsa notte. Testimoni raccontano che la polizia ha aggredito anche manifestanti che non opponevano resistenza ma che, semplicemente, stavano obbedendo agli ordini ricevuti.
Dato che anche stasera il limite orario di assemblea consentito (ore 22) è stato superato, per paura che si ripeta la stessa situazione di ieri, vengono dati i nomi degli avvocati a cui rivolgersi in caso di problemi.
23:12: Ad un'ora dall'inizio dell'assemblea, nella piazza c'è movimento, è affollata, ma niente a che vedere con le immagini di ieri. "Cambieremo la riforma del lavoro!".
23:15: Si presenta uno dei nuovi gruppi presenti all'interno del Movimento 15-M, quello dei "Mayores", ovvero degli adulti, o meglio anziani.
Intanto il Ministero dell'Interno fa sapere che 9 dei 18 detenuti otterranno la libertà solo in seguito alla dichiarazione davanti ai giudici.
23:30: "Organizziamo una strategia comune che possa portarci alla vittoria!" Applausi a Puerta del Sol. Si parla ora di economia. A seguire si parlerà di femminismo.
A Valencia si è sciolta l'assemblea riunita dal pomeriggio, mentre a Granada, di fronte alla sede della Subdelegazione del Governo, centinaia di persone continuano a manifestare a favore dei detenuti.
23:40: Il gruppo delle Femministe parla di rivendicazione dei diritti della comunità gay e lesbiche. "Ci sono diversi modelli di famiglia, e tutti meritano gli stessi diritti. Non devono essere necessariamente basati nel matrimonio, nella maternità o nella tradizionale struttura patriarcale. Vi chiediamo sostegno, nel caso vogliate aiutarci."
23:50: Si parla di ambiente e di difesa dei diritti della terra. Per maggiori info: http://tomalatierra.com/
Tra i punti del programma, emerge quello dell'acqua pubblica. "Crediamo nell'acqua pubblica!"
Nei pressi dell'assemblea, alcuni manifestanti espongono striscioni di protesta nei confronti degli attacchi della polizia e della speculazione finanziaria.
00:00: A sorpresa, giunge la notizia della liberazione di uno dei detenuti. Ne mancano 17. "Detenidos, iLibertad!" ("Libertà per i detenuti"). Entusiasmo e approvazione da parte dei presenti.
00:10: E' il turno del gruppo\tema "Gioventù".
A Londra e a Barcellona ancora presenti manifestanti.
Il limite concesso dalla Delegazione del Governo è stato oltrepassato, ma le assemblee continuano in presenza di alcune centinaia di presenti.
00:27: Alcuni appuntamenti vengono rimandati alle 9 di domani mattina, il primo dei quali sarà la "Sanità". L'assemblea generale sta volgendo al termine.
00.40: Vengono annunciate proposte a favore dei manifestanti arrestati la notte tra il 12 e il 13 maggio: esprimere concretamente appoggio e solidarietà ai 17 detenuti rimanenti e l'idea di compilare un protocollo che contenga norme di comportamento in caso di ulteriori interventi da parte della polizia o eventuali arresti. Una delle proposte consiste nel'accampamento ad oltranza, senza cariche, finchè non verranno liberati "todos los compañeros".
00:50: Emergono dubbi e dissensi circa l'accampamento previsto davanti al Commissariato di Polizia di Moratalaz. Vengono pesate le parole e le azioni, si passa ad una riformulazione della proposta. "Accamparsi o no?" Non si è ancora giunti ad una decisione definitiva.
01:12: Non sono in molti disposti a rimanere in piazza, e sono anche meno quelli che si recherebbero al Commissariato per accogliere le persone liberate.
01:21: Si chiedono conferme sul da farsi mentre la presenza della polizia è in aumento.
01:30: Un signore dissente sull'idea del protocollo e spiega in maniera ragionevole i rischi che si correrebbero nel caso venisse deciso di accamparsi.
Anche se viene ostentata sicurezza, si teme l'azione della polizia; di fatto si cerca di concludere l'assemblea il prima possibile e in maniera concisa, senza temi e opinioni in sospeso.
01:35: Non ci sono i numeri per accamparsi. Comincia anche a farsi sentire la stanchezza.
Ciò nonostante, da parte di alcuni manifestanti viene chiesta compattezza sia nel caso si rimanga, sia nel caso si scelga di ritrovarsi direttamente domani mattina.
01:40: A sostenere gli animi dei restanti in piazza ci pensano le parole di un signore anziano:
"Ci stiamo giocando ciò che di più grande abbiamo, e il sistema vuole distruggerlo. Per quanto ci sia timore, dobbiamo essere coscienti, perchè siamo d'esempio per il mondo".
L'assemblea si conclude tra veloci applausi. C'è chi torna a casa, ma qualcuno rimane seduto a terra.
02:00: Suonano le campane. Sono le due. A dispetto dell'incertezza trapelata durante gli ultimi passaggi dell'assemblea, cresce il numero di manifestanti che si raccoglie di fianco alla statua di Carlo III. La polizia c'è, ma non palesa alcuna intenzione.
02:15: A seguito di un incontro tra la gente rimasta dopo il termine dell'assemblea, sembra che rimarranno in piazza tra le cento e le centocinquanta persone. Il silenzio della polizia è tutt'altro che rassicurante, e non sono da escludersi interventi con cariche. Chi rimane è consapevole di ciò a cui potrebbe andare incontro. Prevale il coraggio o l'indignazione? C'è un'implicazione tra i due fattori?
02:22: I cori "No! No! Non abbiamo paura!" di qualche ora fa non si sentono più. Quella del Movimento 15-M è una protesta pacifica, mentre ieri la polizia ha dato prova delle loro intenzioni serie; le cariche potrebbero essere ripetute anche ora. Per questo motivo, gli indignados decidono di spostarsi in Plaza de Tirso de Molina, vicino la metropolitana. Qualcuno afferma che i mezzi della polizia si stanno posizionando nelle strade limitrofe a Puerta del Sol.
02:30: Sono momenti di concitazione. Si decide sul da farsi. Davvero cambiare posto servirebbe ad evitare il pericolo?
03:00: Ancora nessuna decisione definitiva. Si opta per una mossa adagia, forse per risparmiare le energie per il 15 maggio, forse in attesa di un numero più adatto a forme di protesta più incisive, ma comunque di matrice pacifica. Stando ai numeri, i manifestanti sono circa duecento, mentre gli uomini in divisa sarebbero in netta maggioranza.
Nel frattempo, la gente si organizza e l'assemblea prosegue.
03:30: E' un continuo dibattito sull'imminente da farsi, ma finora la situazione è in una fase di estenuante stallo. Niente di sicuro, se non la presenza di qualche ubriaco che canta. Attorno al nucleo di aficionados, la vita notturna quotidiana continua, e gli spazzini lavorano indisturbati, con più compagnia del solito.
Per qualche minuto una camionetta della polizia monitora da più vicino i manifestanti, dopodichè si allontana.
03:40: Passano sei camionette delle forze dell'ordine a Puerta del Sol; c'è tensione da parte dei manifestanti che, però, urlano di non aver paura.
04:00: Non si capisce se il dibattito stia seguendo o meno. Sta di fatto che la partecipazione sfuma, mentre spuntano chitarre che accennano le note de La Bamba. Un clima festoso lascia spazio ad un leggero disimpegno, in seguito ad un lungo flusso di idee, riflessioni e ore di presenza in strada da parte del Movimento 15-M.
04:35: Da circa dieci minuti si è ricomposta l'assemblea. Si discute, ma tra l'andare e il rimanere, i militanti del 15-M si ritrovano nell'immobilità del dubbio. Il gruppo assume una posizione vagamente a forma di quadrato per questioni di sicurezza. La polizia, almeno in questi minuti, non da segni della sua presenza. Puerta del Sol torna ad essere più pulita dopo l'intervento da parte degli spazzini. In piazza echeggiano le parole e applausi.Indignazione 1 - Stanchezza 0, per il momento.Intanto, a Roma, in Piazza San Giovanni, gli indignados italiani si sono accampati con tende e resistono al freddo. Ha smesso di piovere.
Qui termina la diretta, almeno per le prossime 10 ore.
15 maggio, manca poco.
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