Oggi, dopo mesi, la seconda manifestazione, sempre a livello mondiale: la cosiddetta Global Spring#12-M#15-M. Gli indignados sono tornati per scendere in piazza, urlare con forza ed esprimere apertamente il loro dissenso verso la speculazione e il decadimento del sistema finanziario, nei confronti della Casta dei banchieri (e dei politici) che mette in guardia la popolazione dalla crisi economica. Il Movimento 15-M non ci sta, è uno stato di cose che non accetta, un disagio sociale divenuto ormai insosteninile, e tramite i megafoni spiega che la crisi di cui si parla "non esiste, è una trappola".
La Spagna è stata il nucleo pulsante del movimento, da dove tutto ha avuto principio. Anche la Comunità Valenziana ha fatto sentire la sua voce, da Valencia (in queste ore sono previsti accampamenti in strada) ad Alicante, dove la manifestazione ha visto una calorosa e sentita partecipazione, nonostante il sabato, nonostante il sole e il caldo. Il mare può aspettare.
15.000 manifestanti (6.000 secondo la Polizia) hanno sfilato per le strade principali della città, partendo dalla stazione dei treni e terminando il percorso alle fine della Rambla Mendez Nuñez, attraversando così il pieno centro urbano. Nessun problema o imprevisto ha impedito al corteo di concludere la manifestazione, complice l'attitudine pacifica del movimento e la collaborazione da parte delle forze dell'ordine locali (non mi è parso di vedere sequestri di borse o richieste di documenti, come invece è successo a Madrid).
15.000 manifestanti (6.000 secondo la Polizia) hanno sfilato per le strade principali della città, partendo dalla stazione dei treni e terminando il percorso alle fine della Rambla Mendez Nuñez, attraversando così il pieno centro urbano. Nessun problema o imprevisto ha impedito al corteo di concludere la manifestazione, complice l'attitudine pacifica del movimento e la collaborazione da parte delle forze dell'ordine locali (non mi è parso di vedere sequestri di borse o richieste di documenti, come invece è successo a Madrid).
Il 15-M non ha uno specifico colore politico, ma fin dall'inizio sono spuntate bandiere della Repubblica Spagnola. Presenti striscioni che riportavano scritte che sembravano verità più che slogan, cartelli e magliette che recitavano "No somos mercancía #12M#15M".
Dagli organizzatori sono stati distribuiti volantini del "Manifesto final #12-M-15-M"; la prima frase conferisce coraggio: "Nuevos vientos recorren el planeta con la fuerza de la indignación y la frescura de la ESPERANZA".
Ore 18:30, il corteo inizia la sua lunga marcia. Carichi. Gli slogan rimbombano in strada, tra i palazzi. Le banche vengono additate come la "grotta di Alì Baba", Si parla di "una falsa crisi, altrimenti quali soldi usano per i loro accordi?!? I nostri! E noi non paghiamo! Basta con la corruzione!", urla qualcuno. I manifestanti cercano di coinvolgere chi, dalla propria abitazione o dai margini della strada, rimane a guardare ("iNo nos mires, únete!"), e in effetti la gente si lascia andare, prende parte alla sfilata.
Tra pause sostenute da musica (dagli amplificatori del furgone che apre il corteo risuona il brano nato proprio un anno fa a Puerta del Sol, intitolato "Indignados") e balli, c'è anche il tempo per un minuto di assoluto silenzio di protesta, seguito da un unanime applauso. L'effetto è emozionante. Arrivano news in diretta sull'andamento delle altre manifestazioni: Madrid si sta riempiendo lentamente; c'è tanta emozione e, soprattutto, pretenziose aspettative per la mobilitazione nella capitale; Barcellona è intasata; Alicante, a metà percorso, conta quindicimila partecipanti. A ciascuna notizia segue un boato di approvazione ed entusiasmo.
Continua ad aggiungersi gente, presenti anche donne incinte, anziani e bambini che, inconsapevoli ma divertiti, saltellano e sgambettano intorno alle loro mamme.
Ore 20. Il corteo percorre la Rambla, la strada principale della città, una lunga discesa che attraversa il centro cittadino. In mezz'ora si arriva a fine percorso. Da lì, si vede concretamente una incredibile distesa di gente, un lungo serpente colorato che diventa sempre più compatto. Non si riesce a vedere la coda del corteo, ma gli organizzatori affermano che è ben oltre l'inizio della rambla, e per questioni di spazio e mobilità, i manifestanti vengono deviati su un lato della Explanada de España, la strada perpendicolare che si affaccia sul porto.
Ore 20:40. Il corteo giunge alla fine, pronto a sciogliersi, anche se diverse persone stanno già arrotolando le bandiere e imboccato altre vie. Partono i ringraziamenti degli organizzatori del corteo, mentre il pubblico manifestante risponde con applausi.
L'appuntamento ad Alicante è per domani, alle 18, in Plaza de la Montañeta, per formare una "catena umana" e ribadire, ancora una volta, ragioni, pretese, indignazione, anche affrontando temi quali la sanità pubblica.
Mentre torno a casa, capto alcuni commenti dei passanti:
"Stanno manifestando quelli, come si chiamano...Gli Indignados! Ma alla fine cosa ottengono?"
E ancora: "Ma si lamentano di Rajoy: hanno votato loro stessi la merda, e ora protestano! Io non posso, ho altro da fare".
"Stanno manifestando quelli, come si chiamano...Gli Indignados! Ma alla fine cosa ottengono?"
E ancora: "Ma si lamentano di Rajoy: hanno votato loro stessi la merda, e ora protestano! Io non posso, ho altro da fare".
Ebbene, il Movimento 15-M ha accumulato 14.700 proposte.
Ma l'interrogativo, a questo punto, è d'obbligo: da un anno a questa parte, cos'è cambiato?
Epilogo. Madrid è indignata. Oltre ogni aspettativa e orario limite (ore 22), Puerta del Sol continua a pulsare, andando contro i permessi dettati dal governo di Mariano Rajoy, il quale, senza mezze misure, ha parlato di sgomberi e proibito qualsiasi tipo di accampamento.
Nella capitale il numero di manifestanti è di 35.000, mentre a Barcellona hanno sfilato circa 40.000 persone.
Puntuale, a Puerta del Sol, è arrivato lo sgombero.
Il video preso da Youtube ne mostra le dinamiche.
https://www.youtube.com/watch?v=3vCvvci-BwA
Con l'azione della polizia, sono partiti 18 arresti nei confronti dei manifestanti che occupavano Puerta del Sol.
Gli indignados si stanno mobilitando per ritornare in strada e organizzare proteste a favore dei detenuti.
A voi i commenti.
Passo e chiudo.
Epilogo. Madrid è indignata. Oltre ogni aspettativa e orario limite (ore 22), Puerta del Sol continua a pulsare, andando contro i permessi dettati dal governo di Mariano Rajoy, il quale, senza mezze misure, ha parlato di sgomberi e proibito qualsiasi tipo di accampamento.
Nella capitale il numero di manifestanti è di 35.000, mentre a Barcellona hanno sfilato circa 40.000 persone.
Puntuale, a Puerta del Sol, è arrivato lo sgombero.
Il video preso da Youtube ne mostra le dinamiche.
https://www.youtube.com/watch?v=3vCvvci-BwA
Con l'azione della polizia, sono partiti 18 arresti nei confronti dei manifestanti che occupavano Puerta del Sol.
Gli indignados si stanno mobilitando per ritornare in strada e organizzare proteste a favore dei detenuti.
A voi i commenti.
Passo e chiudo.
iAdelante! |
Rambla Mendez Nuñez |
Avenida Alfonso 'El Sabio' |
"iNo nos mires, únete!" |
Rambla "colapsada" |
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