domenica 16 ottobre 2011

15 ottobre 2011. Il Mondo chiede democrazia.

15 maggio - 15 ottobre: A cinque mesi dalla prima, importante manifestazione degli "indignados" spagnoli a Puerta del Sol (Madrid) segue l'ennesimo evento di protesta. Ma, a quanto pare, queste non sembrano essere le solite manifestazioni. Non si tratta di un misero fiammifero; la miccia accesa in quel giorno di primavera sembra stia diventando una fiamma perpetua ed in continua espansione. 

Le ore appena trascorse sono entrate nella storia: sul modello spagnolo, gli indignati di tutto il mondo sono scesi nelle piazze per "tomar la calle": prendere ancora una volta la strada, occuparla. Far sentire la propria voce, un impressionante boato, e far capire alla classe politica  che le cause della crisi mondiale risiedono nei suoi errori, nei suoi sporchi giochi basati sugli interessi di pochi. Errori che il popolo non vuole pagare.


Trovandomi ad Alicante, ho deciso di unirmi all'ondata di protesta, a questa presa di coscienza collettiva; un risvegliamento dei sensi decisamente fuori stagione.




Democracia Real Ya!


Ore 18:00 Il corteo comincia a prendere forma in Avenida Maisonnave, tra la stazione dei treni e il Corte Inglés. C'è già un grande movimento e sugli autobus che sono nei paraggi compare la scritta "Fuori servizio".

"La nostra paura è il suo potere"


Dagli amplificatori caricati su un camion giunge la voce di alcuni organizzatori della manifestazione alicantina. A voce alta vengono ricordati i punti del manifesto del Movimento 15-M. Parole e applausi si sostengono a vicenda.


La testa del corteo. Lo striscione recita: "Uniti per un cambiamento globale. Non siamo mercanzia nelle mani dei politici e dei banchieri. Democrazia reale ora."


A sinistra: "Senza lavoro, senza futuro, senza paura. Che fare? Assemblea. Azione. Sostegno reciproco"
Al centro: "Democrazia, se ci sei, manifestati!"

"La Spagna è Differente, non Indifferente".
"Non c'è abbastanza pane per così tanta salsiccia".






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